domenica 27 luglio 2008

"Coraggio, Cambiamo", si, ma i politici locali!

Non è possibile che anzicchè cambiare i protagonisti, cambia solo lo scenario!!!!!!!! Di Paola a destra e a sinistra, non se ne può più, hanno rotto, e che -----. Dopo che hanno votato (ultimamente) uno Alleanza Azzurra e l'altro rifondazione, ce li ritroviamo a pensare alle amministrative con idee trasversali e centriste! Vomito!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Incoerenza grave. Quel tipo di incoerenza che noto anche nel Dott. Cusumano (ex senatore) che ha rilasciato un'intervista incomprensibile, dove voleva dire soltanto che non ha ancora smesso di romp... ehm... di far politica.
Basta.
(Nella foto, la solita pasta col sugo)

4 commenti:

Unknown ha detto...

Tutto ed il contrario di tutto.

Simone Di paola inizia dicendo che non può aderire al pd, lui è di sinistra, lui è socialista.
Passano pochi mesi e si mette insieme ai profughi udc e pdl.
Coerente un paio di ciufoli !!

Fabrizio Di Paola, passa da FI all'UDC, continuando ad essere trombato, alla fine prova a giocare la carta dell'alleanza con chiunque pur di vincere un volta.
Meschina voglia di protagonismo !!

Nuccio Cusumano, maestro di trasformismo, tradisce Mastella per andare al pd ma è già pronto a tradire anche questo.
Più bravo di Giuda !!

Massimo Raso, apostrofa Cusumano come "eroe" per poi rendersi conto che questo è l'eroe delle due facce e non dei due mondi. Su Di Paola è costretto a ritornare indietro sui suoi passi e a dare lezioni di lecchinaggio all'Emilio nazionale.

Ogni critica ai soggetti è puramente politica, assolutamente nulla di personale.

Sanosano34 ha detto...

Mi fa sorridere quello che dici su Massimo Raso. (E se poi, a Di Paola se lo ritrovasse contro?)

Anonimo ha detto...

A Sciacca amiamo criticare l'altrui operato e le persone che,anzichè pensare alle proprie cose , si spendono per gli altri.
Ciò detto, ritengo che tutti i politici potrebbero esser cambiati, ma il problema è: con chi ??

Sanosano34 ha detto...

Non dico che proprio tutti debbano cambiare, ma allo stato delle cose, ritengo che alcuni di essi si cullano troppo sull'immagine e su quel poco di potere che esercitano.
Di sicuro i giovani non mancano, quello che manca è la qualità.
Se, infatti andiamo a guardare i voti che hanno permesso l'accesso in consiglio ad alcuni trentenni, ci rendiamo conto, che questi ragazzi si sono ritrovati ad esercitare un ruolo su invito e non per loro personale aspirazione.
Un ricambio generazionale è necessario, ma devono essere i giovani a volerlo.

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